Collezioni storiche e Manoscritti

La Biblioteca Sormani conserva 18.209 libri antichi, tra i quali una raccolta di Cinquecentine e una cospicua rappresentanza di edizioni del Seicento e del Settecento
Tra le pubblicazioni dell’Ottocento meritano una segnalazione l’importante raccolta di periodici milanesi e il fondo leopardiano, con rarissime edizioni di opere giovanili del poeta.

Le collezioni storiche del Novecento comprendono 5.650 edizioni originali di autori del secolo scorso, la saggistica più autorevole e le più notevoli riviste letterarie, artistiche e di attualità dell’epoca, fonti primarie per lo studio delle avanguardie e dell’evoluzione della storia del costume, nonché 3.000 libri della biblioteca privata di Eugenio Montale.
Significativi il fondo storico di narrativa per l’infanzia, la collezione di libri d’artista e di edizioni a tiratura limitata con originali di grafica, il fondo di 20.785 partiture musicali e libretti d’opera, una collezione di  14.968 dischi in vinile.

La Sezione Manoscritti della biblioteca conserva gli archivi di alcuni personaggi del mondo della cultura milanese del Novecento, caratterizzati dalla presenza di testi letterari e carteggi, documenti personali, ritagli di giornale, fascicoli di rivista e materiale iconografico vario.
Tra i nomi più noti ricordiamo:

  • il poeta futurista Paolo Buzzi (1874-1956)
  • lo scrittore Giuseppe Cartella Gelardi (1885-1962)
  • il conte Alessandro Casati (1881-1955)
  • il letterato Francesco Cazzamini Mussi (1888-1952)
  • il commediografo Antonio Curti (1858-1945)
  • lo scrittore per ragazzi Luigi Motta (1881-1955)
  • il poeta Leone Rescalli (1879 - ?)
  • il cultore di storia milanese Alessandro Sormani (1907-1948)

I libri delle Raccolte Storiche sono presenti nel catalogo generale.
I manoscritti sono presenti nel catalogo manoscritti della biblioteca e nel catalogo manoscritti nazionale.


Raccolte Stendhaliane

Il Centro Stendhaliano, all’interno della Sezione Manoscritti della biblioteca Sormani, conserva due raccolte di notevole interesse: il Fondo Stendhaliano Bucci e la Raccolta Stendhaliana Pincherle, donate entrambe alla biblioteca negli anni Settanta del secolo scorso.

Il Fondo Stendhaliano Bucci è costituito dai beni posseduti da Stendhal, al secolo Marie-Henri Beyle (1783-1842), durante il suo Consolato a Civitavecchia (1831-1842) e lì rimasti a seguito della sua morte. Per un secolo esatto questi beni furono custoditi dalla famiglia Bucci, che aveva ospitato lo scrittore francese in quegli anni; dal 1942, poi, il Fondo subì diverse traversie e passaggi di proprietà finché, nel 1969, Raffaele Mattioli (1895-1973), presidente della Banca Commerciale Italiana, ne trattò l’acquisto per farne dono alla Biblioteca Comunale di Milano. 
Il Fondo è composto da:

  • la biblioteca con 987 tra libri, opuscoli e periodici probabilmente appartenuti a Stendhal, per la maggior parte annotati a margine
  • il carteggio con 1267 lettere, in prevalenza di e a Stendhal, Lysimaque Tavernier, Donato e Clodoveo Bucci
  • 248 documenti e manoscritti
  • 158 fascicoli di riviste e ritagli di giornale con articoli dedicati a Stendhal
  • materiale iconografico, oggetti e cimeli

La “Pincherliana”  è la raccolta stendhaliana di Bruno Pincherle (1903-1968), medico pediatra triestino e appassionato studioso stendhaliano. Fu lo stesso Pincherle, per esempio, a curare la prima edizione italiana di Roma, Napoli e Firenze nel 1817 di Stendhal (Bompiani, 1943) e a fare importanti scoperte sui testi stendhaliani sfuggiti fino a quel momento alle ricerche degli studiosi. Il frutto di questa passione fu la sua imponente biblioteca, composta da libri e periodici di interesse e argomento stendhaliani, affiancata da un corpus di lettere e di documenti d’epoca sempre dedicati allo scrittore francese. Il suo percorso di studioso trovò un adeguato sbocco nella raccolta di saggi pubblicati nel volume In compagnia di Stendhal (1967) e poi, uscito postumo, in Piazzetta Stendhal 1, Trieste (1968). Per esaudire le sue ultime volontà testamentarie, il fratello Gino Pincherle (1905-1983) accolse il suggerimento dell’editore Vanni Scheiwiller (1934-1999) di farne dono alla Biblioteca Comunale di Milano, per affiancare il Fondo Bucci (acquisito in quel periodo dal Comune di Milano). Oltre alla biblioteca, (2758 libri e periodici), la Raccolta comprende anche una collezione di autografi, l’archivio stendhaliano di Bruno Pincherle e materiale iconografico.

Le raccolte librarie del Fondo Stendhaliano Bucci e della Raccolta Stendhaliana Pincherle sono presenti nel catalogo generale.
Le postille stendhaliane annotate sui libri della biblioteca del Fondo Bucci sono state digitalizzate e trascritte e puoi consultarle nella biblioteca digitale del Centro Stendhaliano.