Café Royal - Marco Balzano
Onestamente niente di che. Ben scritto, per carità, ma non vale la pena leggerlo.
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Cambiare l'acqua ai fiori Valėrie Perrin
Fabbricante di lacrime Erin Doom
Il ladro di foglie Alice Hemming
Finché il caffè è caldo Toshikazu Kawaguchi
1: I leoni di Sicilia Stefania Auci
Il caso Alaska Sanders Joël Dicker
2: L'inverno dei leoni Stefania Auci
Come vento cucito alla terra di Ilaria Tuti
La vita intima Niccolò Ammaniti
ELP Antonio Manzini
Caminito Maurizio De Giovanni
Tre ciotole Michela Murgia
Patria Fernando Aramburu
Tasmania Paolo Giordano
Sorelle Maurizio De Giovanni
Al di qua del fiume Alessandra Selmi
Il passeggero Cormac McCarthy
[8]: Atlas Lucinda Riley, Harry Whittaker
Madre d'ossa di Ilaria Tuti
Luna rossa Jo Nesbø
Come d'aria Ada d'Adamo
Tre ciotole Michela Murgia
Spare prince Harry
ELP Antonio Manzini
Accabadora Michela Murgia
La ricreazione è finita Dario Ferrari
Madre d'ossa di Ilaria Tuti
La vita intima Niccolò Ammaniti
La banda dei carusi Cristina Cassar Scalia
Sorelle Maurizio De Giovanni
Dove non mi hai portata Maria Grazia Calandrone
Il primo sole dell'estate Daniela Raimondi
[8]: Atlas Lucinda Riley, Harry Whittaker
Mi limitavo ad amare te Rosella Postorino
Lezioni Ian McEwan
Il figlio sbagliato Camilla Läckberg
Al di qua del fiume Alessandra Selmi
Il passeggero Cormac McCarthy
Stigma Erin Doom
La ragazza di Teheran Marjan Kamali
Una piccola formalità Gazzola, Alessia
La portalettere Giannone, Francesca
Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi Murgia, Michela
Holly King, Stephen
Come d'aria D'Adamo, Ada
Oppenheimer. Trionfo e caduta dell'inventore della bomba atomica Bird, Kai
Accabadora Murgia, Michela
Il patto dell'acqua Verghese, Abraham
Il vento conosce il mio nome Allende, Isabel
Madre d'ossa Tuti, Ilaria
La banda dei carusi Cassar Scalia, Cristina
Il figlio sbagliato Läckberg, Camilla
Il cognome delle donne Tamigio, Aurora
Spare. Il minore Prince Harry
La vita intima Ammaniti, Niccolò
Il rosmarino non capisce l'inverno Bussola, Matteo
Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più Murgia, Michela
Fabbricante di lacrime Doom, Erin
Stella di mare Pulixi, Piergiorgio
Grande meraviglia Ardone, Viola
Onestamente niente di che. Ben scritto, per carità, ma non vale la pena leggerlo.
Un film molto violento che può risultare respingente nei primi minuti. Interessante però è la costruzione à rebours, intrigante perché si torna indietro nel tempo ma non in maniera virtuosistica e cerebrale com'era già per lo stesso Pearce in Memento. C'è un po' di Tarantino (ma senza il suo umorismo) e un po' di Bertolucci (una violenza giustificata, la "retribution" non celeste). Amletico perché muoiono tutti: non è uno spoiler, è un destino inevitabile. Originale è anche riflettere che la conquista del West è stata anche olandese e cinese. Dà fastidio forse qualche coincidenza di troppo e una slogatura delle braccia senza particolari conseguenze. Bella la musica, molto classicheggiante di Tom Holkenborg.
Una bella storia di amore per gli orfani, ma anche di riflessione sulle difficoltà delle ragazze madri e della necessità che L aborto possa essere una scelta consapevole in caso di difficoltà. Homer Wells eroe semplice del romanzo incontra L amore ma purtroppo anche le difficoltà. Tanti personaggi tante storie intrecciate raccontate molto bene. Voto 8
Letto in due giorni. Molto potente la rappresentazione che l'autore dà di quanto accade. Così forte da suscitare rabbia, ribrezzo.
Alcune relazioni indagate solo in potenza.
Dopo aver letto “Le assaggiatrici” , della stessa autrice, avevo grandi aspettative su “L’estate che perdemmo Dio”, dove trovo interessante l’idea di descrivere la mafia degli anni 80 dall’interno di una famiglia affiliata.
Tuttavia la lentezza della narrazione , farcita da lunghe accuratissime descrizioni, mi ha annoiato, spingendomi spesso ad accelerare la lettura di alcune righe.
È un romanzo introspettivo i cui capitoli alternano realtà e ricordi.
All ‘inizio non sempre mi è stata immediata la comprensione della parentela fra i 16 familiari, con tanto di zio Saro “che zio non è “ (oltre agli altri sette zii ).