Biblioteca Parco Sempione




Tutte le vincitrici dei maggiori premi letterari italiani

Un colpo d'occhio sui libri scritti da donne che hanno vinto, negli anni, i premi Strega, Campiello, Bancarella e Bagutta.



Javier Marias

Javier Marias A un mese dalla sua scomparsa, avvenuta l' 11 settembre scorso, ricordiamo uno dei più importanti autori contemporanei spagnoli. Scrittore di romanzi, racconti, saggi e articoli d'opinione, tra i suoi titoli più noti al pubblico italiano, spiccano 'Tutte le anime', 'Un cuore così bianco', 'Domani nella battaglia pensa a me', 'Berta Isla'. Candidato al Premio Nobel ha vinto molteplici premi letterari, come il Premio nazionale di narrativa spagnolo, il Rómulo Gallego, Premio Internazionale Impac di Dublino e il Premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Marias era convinto che "non bisogna mai raccontare tutto, ma lasciare una parte di mistero per sorprendere sempre chi ti sta accanto" ed è quello che ha fatto con la sua vita e con la straordinaria opera di creatività che sono i suoi romanzi

Premio Strega. Come ogni anno seguiamo con interesse e curiosità il processo creativo ed editoriale che ci porterà a conoscere, tra qualche mese, il vincitore del LXXVI Premio Strega 2022. Dopo Emanuele Trevi, che con il suo “Due vite” ha deliziato i lettori lo scorso anno, chi sarà scelto tra questi 12 candidati? In attesa del vincitore, che sarà proclamato a luglio, nelle prossime settimane vi faremo conoscere, uno ad uno, i dodici scrittori tra i quali saranno scelti i 5 finalisti…non mancate!

Marco Amerighi (Randagi). Nato a Pisa nel 1982, laureato in Letteratura spagnola, ha conseguito un dottorato in Letterature straniere moderne. Vive a Milano, dove lavora come traduttore letterario per varie case editrici.

Fabio Bacà (Nova). Nato a San Benedetto del Tronto nel 1972, si è occupato di giornalismo per qualche anno prima di approdare all’insegnamento delle ginnastiche dolci.

Alessandro Bertante (Mordi e fuggi. Il romanzo delle BR). Nato ad Alessandria nel 1969, scrittore e critico letterario, vive e lavora a Milano. Collabora con «La Repubblica», «Liberazione», «Satisfiction» e «Pulp», ed è condirettore artistico del festival letterario Officina Italia con Antonio Scurati.

Alessandra Carati (E poi saremo salvi). Vive a Milano, è scrittrice, editor e sceneggiatrice; fino al 2010 ha svolto attività formativa e autorale per cinema e teatro. Ha scritto insieme a Daniele Nardi il libro La via perfetta, in cui viene raccontata l’avventura col compagno di cordata Tom Ballard, finita in tragedia.

Mario Desiati (Spatriati). Nato a Locorotondo nel 1977, laureato in giurisprudenza, è scrittore, poeta e giornalista. Nel 2003 si trasferisce a Roma, dove è stato caporedattore della rivista "Nuovi Argomenti" ed editor junior della Arnoldo Mondadori Editore. Si è occupato della direzione editoriale di Fandango Libri, confluita oggi nel gruppo indipendente Fandango editore. Collabora con La Repubblica e L'Unità.

Veronica Galletta (Nina sull'argine). Nata a Siracusa, oggi vive a Livorno. È laureata in ingegneria civile idraulica e ha lavorato come ingegnere prima di intraprendere la carriera di autrice a tempo pieno. Ha scritto numerosi racconti pubblicati su riviste e quotidiani. Nel 2017 il suo romanzo inedito Pelleossa è arrivato tra i finalisti della III edizione del premio Neri Pozza. Con il romanzo Le isole di Norman, ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2020.

Jana Karšaiová (Divorzio di velluto). È un’autrice e attrice di origine slovacca. Ha vissuto a Praga, a Ostia e Verona dove ha lavorato come attrice. Dopo una lunga assenza, ha ripreso a lavorare in campo teatrale conducendo laboratori e iniziato a frequentare corsi di scrittura. Il suo racconto Sindrome Italia è stato pubblicato sulla rivista letteraria "Nuovi Argomenti".

Marino Magliani (Il cannocchiale del tenente Dumont). Nato a Dolcedo nel 1960 è uno scrittore e traduttore. Ha trascorso gran parte della vita fuori dall’Italia. Oggi vive tra la sua Liguria e la costa olandese, dove scrive e traduce. Collabora con varie case editrici, tra le quali Exorma, traduce per Arkadi  dove cura la collana di letteratura ispanoamericana, Xaimaca-Jarama. Cura inoltre la collana Appennica per Tarka.

Davide Orecchio (Storia aperta). Nato a Roma nel 1969 dove vive e lavora, è uno storico di formazione. Ha esordito nella narrativa nel 2011 con le biografie reali e immaginarie di Città distrutte grazie alle quali ha vinto il premio Supermondello. Scrive sul blog letterario Nazione Indiana e suoi racconti sono apparsi sulla rivista “Nuovi Argomenti”.

Claudio Piersanti (Quel maledetto Vronskij). Nato a Canzano nel 1954 è uno scrittore e sceneggiatore. A lungo giornalista scientifico, ha ritratto nei suoi romanzi la quotidianità di uomini e donne comuni alle prese con il malessere sociale e la solitudine, e con una scrittura asciutta e quasi cruda ne aggira il pudore cogliendoli nella profondità dei sentimenti. Per anni è stato direttore responsabile de La rivista dei libri, edizione italiana della New York Review of Books..

Veronica Raimo (Niente di vero). Nata a Roma nel 1978 si è laureata in Lettere con una tesi sul cinema. I suoi racconti sono apparsi su diverse antologie e riviste, sia in Italia che all’estero. Si occupa di giornalismo culturale per diverse testate. Ha tradotto dall'inglese, tra gli altri: Francis Scott Fitzgerald, Octavia E. Butler, Ray Bradbury.

Daniela Ranieri (Stradario aggiornato di tutti i miei baci). Dopo gli studi di Antropologia culturale, ha conseguito un dottorato in Teoria e ricerca sociale. Giornalista, scrive di politica e di cultura sul Fatto Quotidiano.


Sorpresa al Premio Strega 2022: nella cinquina dei finalisti sono in… 7! Piccola rivoluzione: i libri finalisti, che si contenderanno l’ambito premio il prossimo 7 luglio invece dei consueti 5, per la prima volta nella storia del premio, saranno ben 7!

Ecco chi sono: Mario Desiati, Spatriati (Einaudi) con 244 voti. C’è qualcosa allo stesso tempo di magico e sinistro nel pezzo di Puglia dove nascono, vivono e soffrono i personaggi di Desiati quasi tutti provenienti dalla piccola borghesia rurale. Rivelano un’inquietudine fatta di slanci romantici e appetiti sessuali, da un amore complicato per la terra d’origine e un desiderio altrettanto complesso di fuggire verso metropoli violente e inospitali. Claudio Piersanti, Quel maledetto Vronskij (Rizzoli) con 178 voti. In questa storia di un amore coniugale che né i decenni trascorsi dalla coppia in unità indissolubile né il modesto tran tran di una esistenza piccolo borghese non immune da frustrazioni hanno minimamente scalfito perché quell’amore che definisce e lega i coniugi. Lui è un bravissimo tipografo che per l’avvento delle nuove tecnologie ha perso il lavoro, lei una bella segretaria appassionata di giardinaggio, reca in sé la freschezza e il profumo delle cose indistruttibili ed eterne. Marco Amerighi, Randagi (Bollati Boringhieri) con 175 voti. I randagi di Marco Amerighi sono cuccioli, e poi giovani cani sciolti, alla ricerca di sé in un peregrinare tra amori e luoghi nel tentativo di sfuggire a famiglie, seppur presenti, spesso esplose. È il racconto di una generazione che diventa grande secondo i riti classici – studio, passioni, promesse, delusioni, amicizia, amore, sesso, lutti, scandali, dolore – e fatica a fare i conti con padri, quando non gaglioffi, sicuramente inadeguati. Veronica Raimo, Niente di vero (Einaudi), già vincitrice del Premio Strega Giovani 2022, con 169 voti. Niente di vero è uno spaccato tagliente di una famiglia italiana che ci somiglia, in cui la voce narrante smonta continuamente gli aspetti più canonici dello stare insieme per diritto di sangue, così come demolisce ogni retorica consolatoria, con una scrittura libera, spudorata e irresistibile. Fabio Bacà, Nova (Adelphi) con 168 voti Parla di violenza e di vigliaccheria. A queste due categorie inflazionate dall’etica restituisce un senso culturale molto più autentico e comunemente sottostimato. Alessandra Carati, E poi saremo salvi (Mondadori) con 168 voti. Non è solo la storia di Aida, profuga bosniaca che giunge in Italia appena in tempo per sfuggire agli orrori dei massacri. È anche quella di un padre a volte padrone e a volte bambino, di una madre che comprime il profondo e a tratti disperato amore per i figli al punto di dare talvolta l’impressione di essere assente. E infine è anche la storia di due schizofrenie entrambe vere: quella che ha lacerato i Balcani e l’altra, quella che affligge Ibro, il fratello di Aida, un crudo quadro di realtà che in alcuni passaggi diventa un commosso inno alle fragilità dell’essere umano. Veronica Galletta, Nina sull’argine (Minimum fax) con 103 voti Ingegnere alla sua prima grande opera di costruzione, emigrata dalla Sicilia in un immaginario paese del profondo nord, Caterina, detta Nina, è chiamata a dirigere i lavori sull’argine di Spina. Si ritrova catapultata dal nitore della teoria alle contraddizioni e all’imperfezione della pratica: il cantiere è fatica, polvere, fango, compromessi e imprevisti. Un microcosmo maschile di geometri, assessori, operai, capicantiere, gru, e scavi, che dipinge con un realismo insieme tecnico e magico.

Su chi puntereste voi? Arrivederci a luglio!



Destinazione America

Destinazione America. In un periodo in cui gli Stati Uniti sono più che mai sotto la luce dei riflettori, ti proponiamo un viaggio tra approfondimenti, narrazioni, film per comprendere la complessità di un paese dai molti volti.

Sogni e incubi americani - Cosa bolle nella grande pentola della società statunitense, e non solo.
America in bianco e nero - Discriminazione razziale e movimenti per i diritti civili, tra fiction e realtà.
Cartoline dagli Stati Uniti - 10 giovani scrittori raccontano la loro America.



La natura è una madre

La natura è una madre - Tra gli interventi di maggior rilievo dell'edizione 2020 di BookCityMilano, il dialogo sulla Lettera di scuse alla Madre Terra della scrittrice e drammaturga statunitense V (Eve Ensler), tra sguardo femminista e ambientalismo. Autrice di numerosi bestseller, dai celebri Monologhi della vagina a Chiedimi scusa, V è fondatrice del V-Day, movimento per il contrasto alla violenza sulle donne.