Federico Petroni, analista geopolitico e consigliere redazionale di Limes, presenta l’ultimo numero della rivista.
«Da Stettino nel Baltico a Trieste nell’Adriatico, una cortina di ferro è scesa attraverso il continente. Dietro quella linea giacciono tutte le capitali dei vecchi Stati dell’Europa centrale e orientale.» Così Winston Churchill nel famoso discorso del 5 marzo 1946 al Westminster College di Fulton (Missouri, Stati Uniti).
Quasi mai la storia si ripete uguale a se stessa. Per questo il quinto volume di Limes del 2022 è intitolato La cortina di acciaio, a segnalare le due grandi differenze tra la storica cortina di ferro e l’attuale scenario europeo. La guerra ucraina sta approfondendo un nuovo fossato, che a differenza dell’originaria cortina di ferro è spostato molto più a est, sulla verticale Baltico-Mar Nero.
Inoltre, se la cortina di ferro si rivelò nel tempo relativamente permeabile al dialogo tra le due superpotenze, lo iato che oggi si apre tra Russia e resto d’Europa, si prospetta potenzialmente più ampio e difficile da colmare.
Da queste considerazioni prende le mosse il volume che indaga le implicazioni strategiche del conflitto sul rapporto Russia-Europa e sugli schieramenti globali, lo stato attuale del conflitto e i rischi di escalation incontrollata e le conseguenze militari e geopolitiche della storica prospettiva di riarmo tedesco.
Ingresso libero con prenotazione su Affluences o al numero 800880066.
L'incontro è parte della rassegna Accenti di pace. Gli effetti della guerra, le ragioni della pace.