Nel 1951 usciva nelle sale Miracolo a Milano, il film di Vittorio De Sica su soggetto di Cesare Zavattini, che si aggiudicò quello stesso anno la Palma d’Oro al festival di Cannes e il premio per il miglior film straniero dei critici di New York.
Girato quasi completamente “in esterni” tra febbraio e giugno del 1950, il film fece di Milano un set a cielo aperto e ancor più ciò fu vero per la via Valvassori Peroni: proprio qui era allestita la celebre baraccopoli al centro della storia, simbolo della crisi economica del dopoguerra e della dura vita di tantissime persone, ancora senza casa e afflitte da una povertà da cui non riuscivano a riprendersi.
Il Sistema Bibliotecario di Milano è parte della rete del progetto MUM - Museo urbano diffuso Miracolo insieme a Municipio 3, Circolo ACLI Lambrate, Associazione Atelier Spazio Xpò & Comunicarearte, in collaborazione con l’Ufficio Arte negli spazi pubblici del Comune di Milano, Dai Nostri Quartieri, ViviLambrate, Cistà e altri enti e associazioni del territorio. Le iniziative del MUM intendono celebrare il valore per la memoria della città di un film che è universalmente considerato uno dei capolavori più originali del neorealismo italiano.
20 giugno 2023 | Intitolazione ad Anna Carena del giardino di via Golgi. Anna Carena, nome d'arte di Giuseppina Galimberti, ha recitato in Miracolo a Milano nella parte di Marta. Ha lavorato prevalentemente a teatro e, per il cinema, con grandi registi come Soldati, Blasetti, Lattuada, Monicelli, Antonioni, Petri, Risi.
La biblioteca Valvassori Peroni inaugura Miracolo in biblioteca, allestimento con le fotografie inedite di Mario De Biasi, i disegni a china di Gino Bozzetti e le illustrazioni originali di Giuseppe Corti. Più informazioni
13 aprile 2023 | Inaugurazione di Sundown, l'installazione di Liliana Moro che trae ispirazione dalla scena di Miracolo a Milano in cui gli homeless pagano una lira per sedersi e assistere allo spettacolo del tramonto. L'opera d’arte, realizzata per il progetto di arte pubblica ArtLine negli spazi verdi di City Life, vuole offrire ai cittadini milanesi un momento di condivisione e di contemplazione del passaggio dal giorno alla notte.
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1 aprile 2023 | Miracolo a Milano – Street Art Tour. Lo street artist SMOE e Christian Gangitano accompagnano alla scoperta dei luoghi del Museo Urbano diffuso Miracolo a Milano, per poi trovarsi in Auditorium Stefano Cerri per il racconto della realizzazione del murales. Fino alle 18.30 la biblioteca Valvassori Peroni mostra i disegni originali di Giuseppe Corti che ricostruiscono il villaggio di Miracolo a Milano, riprodotto integralmente sulla parte di ingresso della biblioteca.
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15 dicembre 2022 | Inaugurazione del murales Miracolo a Milano, realizzato da SMOE nell'ambito del progetto MUM - Museo urbano diffuso Miracolo a Milano, sostenuto da Fondazione Cariplo con il bando "La bellezza ritrovata".
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20 settembre 2022 | Intitolazione a Cesare Zavattini del giardino posto all'incrocio delle vie Valvassori Peroni, Pascal e Clericetti. Per l'occasione, fino al 30 ottobre l'editore Bompiani ha reso disponibile l'ebook gratuito di Totò il buono, il romanzo scritto da Zavattini nel 1942, da cui trasse poi spunto per la sceneggiatura di Miracolo a Milano.
marzo 2022 | Proclamazione del vincitore del progetto di murales da dedicare al film.
19 novembre 2021 | Presentazione durante Bookcity del libro Miracolo a Milano. Un omaggio a un film e a una città, a cura di Gianni Biondillo, edito da EuroMilano. Disponibile al link in pdf.
febbraio 2021 | Realizzazione degli ebook Miracolo a Milano di Vittorio De Sica. Storia e preistoria di un film di Maria Carla Cassarini e Barboni a Milano di Giulio Confalonieri, entrambi disponibili al download gratuito all'interno degli ebook della Sormani.
febbraio 2021 | Affissione nell'atrio della biblioteca Valvassori Peroni della riproduzione su grande formato del disegno del villaggio dei barboni di Giuseppe Corti.
settembre 2020 | Pubblica proiezione all'aperto della versione restaurata del film con il Cinemobile di Cineteca Milano.
30 settembre 2020. In via Valvassori Peroni, all'interno del campo sportivo Amatori Union Rugby, proiezione all'aperto della versione restaurata del film con il Cinemobile di Cineteca Milano.
Mi giro e guardo gli sguardi ammaliati di tutto il pubblico presente. Ci sembra di essere tutti dentro al film e di assistere a un vero miracolo, il freddo e il continuo passare del treno rendono tutto credibile.
Tutti ci sentiamo dentro a quel villaggio democratico dove i sogni possono davvero avverarsi. E il frequente uso del milanese nel film ci riporta ai suoni del nostro territorio. Mi sembra di sentire mia nonna e la mia bisnonna parlare con mio nonno.
Scoppiano le risate e gli applausi e all’improvviso non si sente più nemmeno il freddo. E allora tutti capiamo che ancora una volta è accaduto il miracolo a Milano.
La sceneggiatura di "Miracolo a Milano" fu tratta da Zavattini da un suo "libro piccolo e bello che aveva idealmente dedicato ai ragazzi": Totò il buono.
Il racconto era nato come soggetto per un film con protagonista Totò (Antonio De Curtis). Il film non fu mai realizzato e il soggetto fu trasformato in un romanzo, che Zavattini pubblicò a puntate sulla rivista Tempo a partire dal maggio del 1942. Un anno dopo usciva come pubblicazione autonoma per Bompiani. Il sottotitolo "Romanzo per ragazzi (che possono leggere anche gli adulti)" glielo diede proprio l'editore.
"Zavattini conosce bene Milano avendo lavorato per diversi anni alla Rizzoli in piazza Carlo Erba e individua una location per ambientare le sequenze più importanti del film. Come un cane da tartufi, con indosso il suo elegante cappotto caldo, il regista esplora l’area nella quale già immagina il villaggio dei barboni. Il prato di via Valvassori Peroni, posto tra il terrapieno ferroviario e i campi incolti nei quali i ragazzi giocano a calcio, sorge a Città Studi, un quartiere edificato negli anni Venti tra viali e giardini che ospita il complesso universitario scientifico, il Politecnico di piazza Leonardo da Vinci, l’istituto di Chimica Industriale chiamato il Kremlino per le sue cupole antonelliane, il Neurologico Besta, l’Istituto dei Tumori dove nel dopoguerra il giovane medico Umberto Veronesi andrà a lavorare."
Miracolo a Milano cronaca di un capolavoro. Quando i barboni volavano in piazza del Duomo di Pierfranco Bianchetti
E così nel prato di via Valvassori Peroni, dove oggi ha sede il campo dell'Amatori Union Rugby, venne allestito il villaggio Brambi.
Quando nel febbraio del 1950 iniziarono le riprese del film, tante persone del quartiere accorrevano a vedere la troupe al lavoro o si affacciavano dalle finestre e dai balconi delle case circostanti, sgridate da De Sica se la loro curiosità finiva per rovinare le scene. E non mancano i racconti di chi fu testimone di quell'evento straordinario (a pagina 8 del già citato Dai nostri quartieri si possono leggere i ricordi di due anziane signore che ancora oggi abitano in zona).
Del villaggio, di cui non esiste una veduta di insieme né nel film né nelle numerose foto di scena, è stata fatta una ricostruzione integrale partendo dal materiale a disposizione. La riproduzione è opera di Giuseppe Corti, bibliotecario e illustratore, che ha fissato in un delicato disegno a penna e matita la scena di un brulicante momento di vita del villaggio.
Per la memoria dei cittadini milanesi e del quartiere, un ingrandimento del disegno stampato su adesivo è stato collocato all'ingresso della biblioteca Valvassori Peroni in occasione del settantesimo anniversario della prima milanese del film.
Chi non è comodo a visitare la biblioteca, può fare una “passeggiata” virtuale tra le baracche e godere dei più minimi curatissimi dettagli.
Giuseppe Corti racconta com'è stato "Lavorare a un Miracolo".
Una selezione di rarissime fotografie di scena scattate da Giacomo Pozzi Bellini direttamente sul set di "Miracolo a Milano", per gentile concessione della Fototeca del Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Guarda MIRACOLO A MILANO: IL BACKSTAGE nel montaggio video a cura di Cineteca Milano.
Giulio Toccaceli, classe 1929 e abitante della zona, ricorda le riprese.
Cochi Ponzoni, bambino sul set in piazza Duomo.
Gianni Biondillo parla del film alla Radio della Svizzera Italiana.
La via fu istituita nel 1929 e intitolata a Carlo Valvassori Peroni, medico pediatra e filantropo attivo a Milano tra fine '800 e primi '900.
Un drone della Polizia Locale ha sorvolato sulla via per consentire un raffronto tra com'era all'epoca delle riprese e com'è oggi. Le prime sequenze del video ne riprendono il tratto che nel 1950 era costruito solo in parte e unicamente sul lato destro. Si nota l'edificio giallo al civico 21, identico a come compare in una scena del film.
La baraccopoli aveva luogo nel tratto più a sud della via, precisamente nello spazio compreso tra l'edificio basso e grigio del CIDIS (centro polifunzionale dell'Università Statale) e il Centro Sportivo Crespi con l'annesso campo della Amatori Union Rugby, a fianco della massicciata ferroviaria. In questo punto il drone si alza in verticale e compie un'inquadratura della città a 360 gradi.
Guarda il video
Per la collana gli Ebook della Sormani, le biblioteche hanno curato la riedizione digitale di due testi che si possono scaricare e leggere liberamente:
_ "Miracolo a Milano di Vittorio De Sica. Storia e preistoria di un film" di Maria Carla Cassarini. Il saggio, che rappresenta forse lo studio più approfondito che sia mai stato scritto sul film dopo il restauro del 1999, che lo riportò all'attenzione del pubblico, raccoglie in appendice un nutrito numero di contributi sul film, tra i quali i testi di Paolo Volponi, tratto da "Una vita Za: le opere e i giorni di Cesare Zavattini"; Lorenzo Pellizzari, da "Miracolo a Milano di Vittorio De Sica: testimonianze, interventi, sopralluoghi"; Nazzareno Mazzini, da "La nebbia non c'è più: passeggiata lungo i film di Milano", oltre agli articoli di Luca Crovi, Paolo Mereghetti e Roberto Nepoti.
_ "Barboni a Milano" di Giulio Confalonieri. Un ritratto dei barboni milanesi: le fisionomie, le tristezze, le rassegnazioni e la dignità dei poveri nella Milano del dopoguerra, anche in polemica con la visione "favolistica" di De Sica-Zavattini.
Un nuovo libro in omaggio al film è stato presentato a Bookcity 2021: Miracolo a Milano: omaggio a un film e a una città. Ideato e curato da Gianni Biondillo per EuroMilano, raccoglie i contributi di architetti, letterati, critici cinematografici, musicisti, ed è anch'esso scaricabile online grazie al nostro Sistema bibliotecario.
Nelle intenzioni del curatore il libro vuole essere un'occasione per parlare della Milano di quegli anni e di quella odierna. Un giro affettuoso attorno a "Miracolo a Milano" come augurio di un nuovo miracolo per una città che vuole rialzarsi dopo un anno davvero difficile per tutti.
Ascolta la presentazione di Biondillo.
Un murales dunque, per rinverdire la memoria di un capolavoro della storia del cinema, girato proprio in questo angolo di città, da quel momento immortale periferia dell’immaginario non solo milanese.
Comune di Milano, Municipio 3, il Circolo Acli Lambrate e tante altre associazioni di zona hanno sostenuto il progetto che ha condotto alla realizzazione in via Valvassori Peroni un’opera di street art dedicata a "Miracolo a Milano", che si offra allo sguardo di tutti i passanti per ricordare la bellezza e l’importanza di un lavoro girato proprio in quell’angolo di città.
L’incarico è stato affidato a Christian Gangitano, direttore artistico dell’associazione Atelier Spazio Xpò e co-founder dell’ATS Casa degli Artisti, che ha selezionato 3 proposte tra le quali una giuria popolare ha scelto quella di SMOE. Vedi @Miracoloamilanomurales.
Perché un murale recupera lo spazio pubblico e trasforma il quartiere, regalando ai cittadini un nuovo centro identitario. Contribuisce a porsi domande difficili e a immaginare risposte vere. Intorno a un monumento alla memoria cresce la riflessione dei giovani e si rafforza il progetto educativo delle scuole del territorio (e non solo).
Come un film di settant’anni fa sognò la ripartenza di una città stremata dalla guerra, dalla fame e dalla povertà, auspichiamo che un murale oggi possa segnare una nuova stagione di ripartenza per Lambrate e per la città, anche nei difficili tempi della pandemia Covid.
Trae ispirazione da una scena iconica del film un'opera d’arte contemporanea realizzata per il progetto di arte pubblica ArtLine, negli spazi verdi di City Life. Si tratta dell’installazione SUNDOWN di Liliana Moro, una delle artiste italiane più affermate della sua generazione e tra i protagonisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2019.
L'opera prende spunto dalla scena di Miracolo a Milano in cui gli homeless pagano una lira per sedersi e assistere allo spettacolo del tramonto dietro alle guglie della singolare architettura dell’Istituto di Chimica Industriale G. Ronzoni, noto come il “Kremlino”.