Leggere (o rileggere) OdB:

EBOOK GRATUITI
_La vita sola - Biblioteca comunale, 2014

_Poco da ridere. Storia privata della satira politica dall'Asino a Linus - Biblioteca comunale, 2015

_Appunti sull'industria culturale - Biblioteca comunale, 2016

_Oreste Del Buono narratore. Notizie per una storia editoriale, di Silvia Sartorio, prefazione di Guido Davico Bonino - Biblioteca comunale, 2016

 

BIBLIOGRAFIA ILLUSTRATA
_Le opere di Oreste del Buono

 


 

L'8 marzo di quest'anno ricorre il centenario della nascita di Oreste del Buono.
Scrittore, giornalista, traduttore, critico letterario, curatore editoriale e sceneggiatore, OdB è stato una figura di spicco per Milano.
Per ricordarlo, riprendiamo le parole pronunciate per la sua morte nel Consiglio comunale di Milano e un racconto del giornalista Enzo G. Baldoni, pubblicato sulla rivista di fantascienza “La Bottega del Fantastico”.

 

Il 3 ottobre 2003 GIOVANNI MARRA, presidente del Consiglio comunale di Milano, tiene un breve discorso in omaggio a Oreste del Buono, evidenziando il legame con la città in cui aveva lavorato e vissuto fin dagli anni Trenta. Al termine, l'aula osserva un minuto di silenzio.

Genialità versatile e multiforme, coscienza critica che si faceva vanto della qualifica di “inaffidabile”, intellettuale svincolato da casacche e da padroni – leggendarie le sue “cento dimissioni” -, Oreste del Buono ha lasciato un’impronta forte in questa città: le sue riflessioni sulla realtà quotidiana nelle sue infinite sfumature, il suo amore per il Milan, la sua firma su decine di giornali e riviste nella capitale italiana dell’editoria.

Milano aveva imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo attraverso “La talpa di città”, la sua fortunata rubrica di fatti e aneddoti inaugurata sul Corriere alla fine degli anni Ottanta. La notorietà fu tale che, in un sondaggio su chi i milanesi volessero Sindaco, Oreste del Buono risultò primo.

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Nel novembre 1981 ENZO G. BALDONI pubblica il breve racconto C'è del buono nell'ubiquità, dove prende affettuosamente in giro i mille impegni editoriali di Oreste Del Buono. Il giornalista, che sarà assassinato in Iraq nel 2004 da estremisti islamici, può essere annoverato tra i molti "figli spirituali" di OdB.

All’una andò a pranzo con Bruno Tassan Din, direttore generale della Rizzoli. Parlarono del più e del meno, poi davanti a un filetto sanguinolento, Tassan gli espose alcune brillanti idee sul futuro della Milano Libri. Propose, illustrò, perorò. Del Buono contropropose, temporeggiò, rintuzzò. E, mentalmente, cestinò.

Alle due, entrò come un fulmine nella redazione di Linus. Ugo, che se ne stava buono in un angolo a disegnare, si fece piccino piccino. Nicoletta continuò tranquillamente a tradurre Lauzier. Stefania e Cettina scapparono in un'altra stanza. Adriana co-minciò a far andare furiosamente la calcolatrice. Fulvia drizzò il mento in uno sguardo di sfida e fece lampeggiare gli occhi. Fu uno scontro memorabile. Purtroppo, le frasi che vennero scambiate in quell'occasione dovranno restare sepolte tra le lande oscure del segreto editoriale.

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