Abstract: Come schegge proiettate dall'esplosione di un secolo che si avvia facinorosamente alla fine sono le quarantadue microbiografie che compongono questo libro: vi troveremo i celebrati (Gandhi o Chaplin) e gli ignorati (Leonid Teljatnikov o Jacques Lusseyran), i decisivi ma non riconosciuti come tali (Montagu Norman o Rathenau) e gli esemplari per i vizi e le virtù più disparati (l'esoterico Aleister Crowley – "Violentò diverse cameriere e per quanto malaticcio divenne sulle Alpi uno scalatore temerario" – o il fondatore della Croce Rossa Henri Dunant), ma vi troveremo anche Nuvolari o Jim Morrison. Inconfondibile è il taglio che Alvi sa dare a queste "vite brevi": tutti i particolari vibrano, sorprendono, colpiscono. E ovunque sentiamo circolare l'aria del secolo, il Novecento, dove "sfrenatezze venali, puritanesimo, eterne adolescenze, finiscono comunque e sempre in un qualche spettacolo circense". Autore di un saggio," Le seduzioni economiche di Faust", che è tra le opere più acute e originali (nonché discusse) degli ultimi anni nel campo della teoria e della storia economica, Alvi rivela qui un nuovo volto, di puro scrittore – e quasi di storico fisiognomico –, che affascina e sconcerta.
Titolo e contributi: Uomini del Novecento
Pubblicazione: Adelphi, 22/01/2015
EAN: 9788845911439
Data:22-01-2015
Come schegge proiettate dall'esplosione di un secolo che si avvia facinorosamente alla fine sono le quarantadue microbiografie che compongono questo libro: vi troveremo i celebrati (Gandhi o Chaplin) e gli ignorati (Leonid Teljatnikov o Jacques Lusseyran), i decisivi ma non riconosciuti come tali (Montagu Norman o Rathenau) e gli esemplari per i vizi e le virtù più disparati (l'esoterico Aleister Crowley – "Violentò diverse cameriere e per quanto malaticcio divenne sulle Alpi uno scalatore temerario" – o il fondatore della Croce Rossa Henri Dunant), ma vi troveremo anche Nuvolari o Jim Morrison. Inconfondibile è il taglio che Alvi sa dare a queste "vite brevi": tutti i particolari vibrano, sorprendono, colpiscono. E ovunque sentiamo circolare l'aria del secolo, il Novecento, dove "sfrenatezze venali, puritanesimo, eterne adolescenze, finiscono comunque e sempre in un qualche spettacolo circense". Autore di un saggio," Le seduzioni economiche di Faust", che è tra le opere più acute e originali (nonché discusse) degli ultimi anni nel campo della teoria e della storia economica, Alvi rivela qui un nuovo volto, di puro scrittore – e quasi di storico fisiognomico –, che affascina e sconcerta.
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