Istruttore dei servizi di biblioteca prima in Sormani e poi in Oglio e Valvassori, mi piace condividere le opinioni sui saggi letti e soprattutto i film visti per promuoverli, scambiarli, diffonderli.
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Ultime recensioni inserite
101 storie su Milano che nessuno ti ha mai raccontato - Francesca Belotti, Gian Luca Margheriti
Aneddoti spesso misterici, vista la formazione degli autori, che titillano le curiosità pruriginose dei lettori più sprovveduti avidi di gossip. Mi ha particolarmente colpito la storia 59 perché diamo per scontate ormai le conquiste della tecnologia ma vi sono stati tempi che nemmeno Milano aveva elettricità, telefono e semafori. Mi rimane la curiosità di scoprire dove fosse la caserma San Gerolamo, sede del primo esperimento telefonico italiano.
Meglio un demonio che un cretino - Anacleto Verrecchia
Dario ripercorre i capolavori di Anacleto in uno spassoso florilegio di aforismi, affidandosi a un editore straniero, o tempora o mores! Fogola firma una breve nota. Gli amici Silvana, Sossio e Marco Lanterna (ed io medesimo) ringraziano.
Bad luck banging or loony porn - scritto e dretto da Radu Jude
No, non ci siamo proprio: retorica, banalità, stile che vorrebbe essere surreale ma che riesce solo strampalato e patetico... Berlino è speciale per premiare opere siffatte ma l'originalità e la simpatia non bastano. L'unica cosa che mi ha stupito positivamente è il coraggio di tenere le mascherine sotto il covid, lo ritengo estremamente realistico e doveroso, non è stata una finzione per nessuno e mi fa piacere che qualcuno abbia voluto tenerne testimonianza, anche se in un film paradossalmente pornografico dove appunto le mascherine sono le prime che in privato sono state tolte. Ma come si dice nel film, non è pornografia perché non c'è dolo!
SmoKings - un film di Michele Fornasero
Ma allora, scusate, l'unico fine mi par di capire sia il danneggiamento delle multinazionali del tabacco, e questo vi pare un buon fine, socialmente utile, sano? Per un gusto poi di mera vendetta legale?!
The dentist - un film di Brian Yuzna
La tortura del trapano me l'aspettavo, l'abbiamo anche già vista in film più celebri e senz'altro più impegnati, ma la sorpresa è stata la lussazione mandibolare, davvero originale!
Terrore dallo spazio profondo - directed by Philip Kaufman
Una congiura? Senz'altro una riflessione su come l'invasione aliena possa essere rappresentata non necessariamente da esseri mostruosi ma anche da... piante! A metà tra Nightmare e Zombie... Certo, la prima cosa che oggi si farebbe è una semplicissima foto, ma capisco che all'epoca non fosse così scontato... Kaufman non è l'ultimo dei registi e infatti sembra ispirarsi ai classici dell'espressionismo tedesco. Un'ennesima dittatura? Perché no, così non ci sarebbe più bisogno di odio (né di amore).
R: Un film parlato - un film di Manoel De Oliveira
Assolutamente d'accordo. Oliveira è un po' il Rohmer portoghese, verboso non solo in questa lingua ma anche in francese italiano greco e inglese, per poi concludere: Non c’è l’inglese alle origini della nostra civiltà. Gli arabi invece diffondono e distruggono, mancano ahimè dei valori convergenti. Insomma, tante emozioni della nostra storia europea e mediterranea.
Il silenzio del mare - un film di Jean-Pierre Melville
Un film per riflettere, a cominciare dai titoli: le atrocità furono dovute non solo ai gerarchi e all'apparato nazista ma anche con la "complicité du peuple allemand". Bach: la sua musica è inumana, come lo sono i tedeschi. Per il resto, si può dire che sia un interminabile monologo. E per ora, in effetti, è stata l'ultima guerra tra di noi.
I test dei concorsi per bibliotecario - [Mirko Fontemaggi, Antonella Piccini, Simone Sironi
La seguente stringa di soggetto contiene termini obsoleti in voga però nell'uso del vecchio soggettario del 1956. Aggiornarne lessico e sintassi secondo le regole del Nuovo soggettario del 2006:
Fanciulli negri mongoloidi nel cinematografo.
A Bambini neri down [nel] Cinema
B Bambini [Neri] Down [nel] Cinema
C Cinema – Temi [:] Bambini neri Down
D Non c’è un corrispettivo nel nuovo soggettario.
La grande notte - diretto da Joseph Losey
La grande lezione di cinema, semmai... Di come si può parlare di razzismo senza nominarlo, o di bullismo, o dell'uso spropositato delle armi già nel 1951, o di jazz nei luoghi e nei tempi giusti, senza nulla togliere al compositore Lynn Murray, un Prokofiev didattico che suggerisce l'insinuarsi di un'idea con un semplice flauto. Una rivelazione dopo l'altra. Fulminante in soli 72 minuti.
Genesis 2.0 - [regia] Christian Frei
Una visione interessante. Anche perché la fotografia è bellissima. Si parte dallo scioglimento artico per parlare dei mammut perfettamente conservati di 30.000 anni fa, anche nel sangue, per arrivare alla clonazione. In attesa, ci godiamo il cane estinto rinato. Sulla musica c'è da discutere invece più nel dettaglio perché Max Richter ed Edward Artemyev copiano un po' l'uso dell'organo che fa Glass, un po' Nyman per la voce di soprano.
Criminali come noi - un film di Sebastián Borensztein
Poteva essere un'idea carina, invece questi argentini scivolano sempre più verso la banalità e l'inverosimiglianza, anche perché oggi con le telecamere o i droni non reggerebbe più, insomma una storia per boomer nostalgici che si commuovono per battute come: "A cosa ti serve un telefonino?". Peccato per il simpatico Darin...
I diritti animali - Tom Regan
Nessun riferimento a Schopenhauer o a Martinetti: tipico esempio di cultura americana che cita la volontà-di-vivere (p. 330) senza saperlo.
Brimstone - scritto e diretto da Martin Koolhoven
Un film molto violento che può risultare respingente nei primi minuti. Interessante però è la costruzione à rebours, intrigante perché si torna indietro nel tempo ma non in maniera virtuosistica e cerebrale com'era già per lo stesso Pearce in Memento. C'è un po' di Tarantino (ma senza il suo umorismo) e un po' di Bertolucci (una violenza giustificata, la "retribution" non celeste). Amletico perché muoiono tutti: non è uno spoiler, è un destino inevitabile. Originale è anche riflettere che la conquista del West è stata anche olandese e cinese. Dà fastidio forse qualche coincidenza di troppo e una slogatura delle braccia senza particolari conseguenze. Bella la musica, molto classicheggiante di Tom Holkenborg.
Io vi dichiaro marito e... marito - directed by Dennis Dugan
Forse volgare, comunque esilarante, sempre politically correct. Ma non esiste la bisessualità? con quale diritto ci si può impicciare di cosa si combina a letto? davvero negli States funziona così? se ci vogliono delle prove allora è incostituzionale l’unione civile.