Biblioteca Sormani

Il deposito di via Quaranta

Il Deposito ha sede in un edificio un tempo destinato a panificio automatico. Situato tra via Gargano, via Quaranta e il corso della Vettabbia, l'ex panificio fu costruito, per conto dell’Azienda consortile del Comune di Milano, nel 1925 su progetto dell’architetto Mario Faravelli e dell’ingegnere Enrico Cardani, che aveva dedicato parte della sua vita professionale proprio allo studio dell’industria della panificazione.

Allo scopo di calmierare il prezzo del pane, con innovativi macchinari per la movimentazione meccanica della materia in lavorazione, l’impianto produceva 1200 quintali di pane al giorno e all’epoca era considerato il più importante di Europa.

Il complesso era costituito da diversi edifici che ospitavano non solo la produzione ma anche uffici, laboratori e locali di servizio. L’architettura austera e l’insieme suggestivo dei vari corpi in cemento armato componevano un linguaggio compositivo unico, che coniugava elementi razionalisti con forme decorative di tradizione accademica e che ne faceva all’epoca un simbolo di modernità. La struttura dell’antica azienda spiccava all’interno del paesaggio industriale di Milano con il suo linguaggio singolare e le dimensioni così imponenti, da non poter passare inosservato. Tant’è che l’edificio venne spesso fotografato per essere inserito in libri e pubblicazioni. Anche un importante fotografo come Gabriele Basilico lo ha più volte ritratto.

Il panificio fu attivo fino alla seconda guerra mondiale. Già nel secondo dopoguerra si pensò di suddividerlo e di destinare l’edificio più recente, costruito negli anni quaranta, a sede principale delle mense scolastiche comunali mentre l’edificio principale a deposito periodici ed emeroteca della Biblioteca, ruolo che svolge ancora oggi.

Vi sono conservati 17.000 metri lineari di periodici, in costante espansione: circa 15.400 testate, riferite per lo più a periodici di rilevanza storica soprattutto del Novecento.

L’edificio è chiuso dal 2017 per interventi di adeguamento alle norme di sicurezza.

> torna a Periodici